Qualche breve riflessione sulla riforma della Giustizia, a margine del Convegno del 9 aprile scorso.
La separazione tra i poteri fondamentali, pilastro dello Stato di diritto, viene rimessa in discussione e, attraverso il rinvio continuo alla legge, alla separazione delle carriere, alla definizione della responsabilità personale del magistrato, si realizza l'obiettivo di indebolire il potere giudiziario, condizionandolo alle scelte del potere legislativo e dell'esecutivo.
L'Istituto della prescrizione breve, con i suoi limiti e i dubbi di costituzionalità tradisce infine, ancora una volta, una legislazione "schizzofrenica", legata a scelte di contingente opportunità più che non di
organica e responsabile riforma del sistema.
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